Puerperio particolarmente difficile: la psicosi puerperale

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Il periodo che segue la nascita di un bambino presenta per tutte le mamme momenti difficili: devono abituarsi alla presenza di un neonato e ai suoi ritmi quando sono indebolite dalle fatiche del parto e alla ricerca di una nuova identità dopo i cambiamenti portati dalla gravidanza.

In questa situazione la maggior parte delle donne (circa l’80%) è soggetta a fisiologiche ed episodiche manifestazioni di baby blues, il 18/20% sviluppa la depressione post partum  e lo 0,1% é colpita  dalla psicosi puerperale.

La psicosi puerperale è una grave malattia psichica con esordio improvviso che colpisce soprattutto le primipare e che compare nelle prime settimane dopo il parto, anche se la sintomatologia spesso si manifesta già durante la gravidanza. Il rischio è maggiore per le donne che hanno già avuto precedenti episodi psicotici o sintomi bipolari o con familiarità schizofrenica.

È caratterizzata da insonnia che crea una profonda stanchezza, rifiuto del cibo, alternanza di momenti depressivi e maniacali, perdita di contatto con la realtà e stato confusionale (difficoltà a orientarsi nello spazio e nel tempo, vuoti di memoria, angoscia), manifestazioni deliranti e persecutorie (allucinazioni visive e uditive, difficoltà di percezione). Il delirio può negare la maternità, assumere toni religiosi (identificarsi con la madre di Dio), attribuire a se stessa o al bambino poteri malefici: questo rende possibile sia il suicidio che l’omicidio.

Uno dei motivi della gravità della situazione consiste nel fatto che la donna non è  consapevole dell’assurdità dei suoi pensieri e dei suoi comportamenti, per cui non sente il bisogno di chiedere aiuto, anzi spesso lo rifiuta. Sta alla sensibilità dei suoi famigliari   rendersi conto di certe stranezze del suo modo di fare (senza pensare che col tempo tutto si risolverà) e intervenire per convincerla ad accettare di farsi curare, anche se questo comporta il ricovero ospedaliero, l’assunzione di farmaci, l’inizio della psicoterapia.

La psicosi puerperale, se presa all’inizio, ha prognosi favorevole, altrimenti può ripresentarsi in svariate situazioni in cui la donna è sottoposta a stress.