E quando in famiglia ci sono dei cagnolini?

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Sempre più spesso, sono presenti nelle nostre case dei “compagni pelosi”, che entrano a far parte della famiglia portando gioia e sorrisi.

Ma come comportarsi quando ci sono dei bambini?

Le situazioni in cui ci si può trovare, sono di due tipi:

  1. Il cane era presente prima dell’arrivo del bimbo
  2. Il cane è stato accolto dopo l’arrivo del bimbo

Molti esperti concordano su quanto questo binomio abbia riscontri positivi sia dal punto di vista della salute, ad esempio contribuendo a creare anticorpi, sia dal punto di vista psicologico, avendo un effetto calmante e anti-stress, ed essendo compagni di gioco, sia dal punto di vista educativo, insegnando al bambino l’accudimento, l’impegno e il rispetto per ogni essere vivente.

Questa esperienza può essere bellissima se si seguono determinati suggerimenti, oppure deleteria per tutti, diventando fonte di discussione e di problemi quotidiani.

Vediamo entrambi i casi:

il cane era presente prima dell’arrivo del bimbo

In questa situazione il cane sicuramente è al centro dell’attenzione, si sente amato e considerato, per certi versi viene considerato “il bimbo di famiglia”, “la mamma” e “il papà” sono completamente concentrati su di lui; data questa premessa, l’arrivo del “fratellino umano”, può essere un grande trauma per il cane, magari presente già da molti anni e abituato a tutte le attenzioni, potrebbe vivere con gelosia questa nuova situazione, considerando anche il fatto che gli animali sono molto abitudinari e amano avere dei rituali ben precisi.

La situazione si risolve, o meglio si previene, abbastanza facilmente, al fine di tutelare l’incolumità del neonato e l’equilibrio del cane, facendogli annusare fin dai giorni di ricovero in ospedale, le tutine usate, in modo tale da poter far riconoscere l’odore e comprendere che il nuovo arrivato non è un nemico, ma un membro del branco.

E’ importante farlo abituare anche a tutti i nuovi oggetti presenti in casa, come culla, passeggino, vestitini e materiale in gomma, come ciucci e biberon, che spesso il cane scambia per un gioco, poiché l’odore è molto simile a quello delle sue palline e dei suoi pupazzetti (non pochi cani sono stati trovati con un ciuccio nello stomaco, rischiando la vita!).

Una volta arrivati a casa, è necessario far vedere ed annusare il neonato al cane, e permettergli di farlo ogni volta che vuole, avendo l’accortezza di considerarlo ancora come prima per evitare che si generino dei conflitti. Sarà difficile per i neo-genitori fare questo, essendo alle prese con mille impegni in più, (si può anche valutare l’ipotesi di prendere una dog sitter per evitare di stravolgere gli orari e le abitudini del cane); iniziare con piede giusto, permetterà a tutti di vivere in armonia e godere di questa situazione che genera moltissima tenerezza, mostrando delle scene di affettuosità tra i due esserini, che spesso ci fanno sorridere vedendo i filmati su internet, e quasi sempre un bellissimo senso di protezione dell’animale nei confronti del nuovo arrivato.

Il cane è stato accolto dopo l’arrivo del bambino

In questa situazione il fulcro dell’attenzione deve essere posto maggiormente sull’educare il bambino/i bambini al nuovo arrivo, impartendo determinate regole, quali ad esempio:

  • Non accarezzarlo sulla testa
  • Non provare a cavalcarlo
  • Non considerarlo un peluche
  • Rispettare la sua zona di protezione: un luogo della casa in cui mettere la sua cuccia, dove il cane può sentirsi al sicuro. Il bambino non dovrà disturbarlo, nemmeno per fargli le coccole o dargli un biscotto
  • Comprendere che il cane non può discriminare con quali giochi del bimbo può giocare e con quali no, è quindi consigliato non tenerli alla sua portata
  • Quando il cane mangia, dorme, beve, rosicchia, anche fuori dalla cuccia, il bambino non deve avvicinarsi

Ad ogni modo bisogna sempre mediare la relazione tra gli animali e i bambini, con la presenza di un adulto

A prescindere dalle premesse di cui sopra, è importante sapere che per i cani, i bambini sono comunque sempre una fonte di stress, poiché sono imprevedibili, fanno movimenti e scatti veloci, possono sollecitare un istinto predatorio, possono essere poco delicati quando giocano, tirare la coda, le orecchie o addirittura sfogare momenti di rabbia con calci o tirando oggetti, rischiando di conseguenza di scatenare reazioni violente da parte dell’animale che possono rilevarsi anche pericolose.

Per questo è consigliato non perdere mai di vista la situazione ed evitare di lasciarli soli.

Naturalmente tutto dipende dall’educazione, dal carattere e dalla predisposizione sia del bambino che del cane.

In conclusione, è fortemente consigliato avere dei pelosi che girano per casa e far crescere i bambini in loro compagnia, purché lo si faccia con buon senso e seguendo le indicazioni degli esperti; l’ideale sarebbe consultare un veterinario comportamentista per ricevere dei consigli specifici e mirati ad ogni situazione, in relazione ai membri della famiglia, alla casa, al numero e al tipo di animali domestici presenti e all’età dei bambini.

Anche i cani, come tutti gli esseri viventi, rispondono benissimo all’utilizzo della floriterapia. Su questa premessa sono state anche create delle miscele di fiori specifiche per gli animali, che possono aiutarli in ogni situazione.

Quindi, l’utilizzo delle essenze floreali, può facilitare moltissimo la gestione della situazione, somministrandole a tutta la famiglia o utilizzandole negli ambienti.

Eleonora Lamore  www.eleonora-naturopata.com