La vita è fatta di cambiamenti ed il nostro organismo insieme alla nostra mente riesce ad adattarsi.
Tale cambiamento necessita tempo, cioè un periodo di transizione che comporta stress e disagi perchè si esce da una zona di confort che ci si era creati.
Lo stress generato è alto ma non per forza dannoso. Solo il protrarsi troppo a lungo di questa “finestra di adattamento” può divenire nociva e allora conviene analizzare il problema.
Come posiamo quantificare quale è il giusto tempo di adattamento affinché il nostro organismo non vada in sofferenza ?
Questo è un parametro estremamente soggettivo e non può essere calcolato in modo generale. Necessita di una alta conoscenza di sè e consapevolezza dei propri limiti, fattore che a volte risulta essere troppo soggettivo. Non possiamo quindi basarci su questo dato ma possiamo comunque considerarlo per renderlo utile al nostro fine.
Quanto più piccola sarà la nostra finestra di adattamento temporale tanto minore sarà il nostro stress ! E’ questo quello che realmente conta ! Riuscire a rendere il tempo di adattamento breve !
Tale capacità nasce dalla flessibilità e apertura non solo di “visione” ma anche fisica e mentale. Nell’adattabilità fisica dobbiamo considerare la muscolare (elasticità muscolare e tendinea) ma anche organica (quanto un organo riesce ad adattare le sue funzioni ad una nuova condizione).
Anche gli organi e i visceri escono dalla loro zona di confort ma devono avere la capacità di saperne ricreare una nuova il più presto possibile in sinergia con il resto dell’organismo e anche con la mente.
Non pensiamo che mente e corpo siano separati. Siamo abituati a farlo per semplificare lo sforzo di apprendimento ma non è così, sono dipendenti ed interattivi sempre ! Proprio per questo motivo occorrono tecniche che sappiano “dialogare” con la mente ma allo stesso modo con muscoli, ossa, organi e visceri !!!
La capacità di adattamento quindi può essere allenata sia attraverso la mente che l’organismo, oppure stimolata con la riflessologia; tecnica che nasce proprio con questo scopo.
Dopo molti anni di esercizio ho capito quanto le riflessoterapie possano essere l’anello di congiunzione fra corpo e psiche e quanto possano aiutare nelle fasi di cambiamento e quindi adattamento.
Le stimolazioni riflesse sono “dolci tocchi” che ricordano al corpo e alla mente di chi le riceve quanto il diminuire le tensioni favorisca l’adattamento. Lasciarsi andare e aprirsi al cambiamento è già il cambiamento stesso.
La mia tecnica personale di stimolazione riflessa viene fatta sempre e ritmo di musica per “accarezzare” ancora di più il “profondo” con il fine di diminuire ulteriormente il tempo di adattamento.
Nel periodo della gestazione e in quello successivo i cambiamenti sono tanti, continui e posso apparire duri e faticosi. Proprio per questo la riflessologia con la sua dolcezza può essere una tecnica estremamente indicata. Inoltre in questo delicato momento di emergenza sanitaria gli sforzi che una madre deve affrontare possono essere ulteriormente amplificati ma le stimolazioni riflesse possono aiutarle moltissimo per la loro capacità di favorire rapidamente e dolcemente il ripristino della sinergia fra mente e corpo.
Vorrei concludere dicendo che la tecnica della riflessologia che io da anni amo e pratico può aiutare in modo dolce ed efficace le mamme, ma la forza e l’amore delle madri per i propri figli sarà anche questa volta la chiave per far continuare la Vita.
Se vorrete farvi aiutare io ne sarò onorato ma prima di ogni altra cosa credete sempre in voi stesse e sappiate che solo in voi dimora il MIRACOLO DELLA VITA.
Dott. Paolo Torri, maestro riflessologo, massoterapeuta neuromuscolare specializzato in fitoterapia di Bach
Milano, Via Plezzo 36
p.torri@olisticteam.org