Problemi dell’allattamento al seno (parte terza)

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cfr. Problemi dell’allattamento al seno (parte prima)

  • CANDIDA

La candida è un fungo che si trova di norma nelle mucose dell’organismo specie in quelle di labbra, intestino e vagina e ha il compito di digerire gli zuccheri; se la flora batterica si altera, la candida si moltiplica e genera un’infezione detta candidosi che nelle donne che allattano può manifestarsi su capezzoli e areola.

Il contagio può avvenire se la donna presenta l’infezione in procinto della nascita per cui la bocca del bambino può infettarsi nel momento del transito nel canale del parto e una volta attaccatosi al seno può contagiare la pelle di capezzolo e areola generando un circolo vizioso oppure può avvenire in momenti successivi, specie se la donna è già stata soggetta ad infezioni da candida, a causa di alterazioni della flora batterica intestinale materna (per uso di antibiotici, per stress e stanchezza o per un’alimentazione ricca di zuccheri).

Il capezzolo e l’areola appaiono rossi o rosati, lucidi, tesi, con la pelle squamata o con piccole bollicine, si avvertono bruciore e/o prurito ed è caratterizzata da fitte che partono dal capezzolo e attraversano tutto il seno fino all’ascella, sintomi che non accennano a ridursi bensì ad aumentare.

Anche il bambino può contrarre la candida, detta “mughetto”, che in questo caso si manifesta con macchie biancastre simili a latte coagulato sulla mucosa della bocca, sulla lingua e sulle gengive o presentare nella zona genitale e anale forme eritematose o chiazze bianche o rosse.

Gestione e soluzioni

  • Consultare un medico il quale imposterà la terapia antimicotica locale e/o orale o la pomata di Newman
  • In associazione alla terapia è importante adottare scrupolose misure igieniche per evitare il contagio:
  • Tenere i seni esposti all’aria poiché l’ambiente caldo-umido favorisce la proliferazione batterica, quindi evitare anche le coppette assorbilatte
  • Lasciar, per lo stesso motivo, il bambino senza pannolino in alcuni momenti della giornata
  • Lavare bene mani e unghie dopo aver cambiato il piccolo, asciugarlo con dischetti di cotone usa e getta e non utilizzare sapone
  • Cambiare spesso asciugamani e biancheria intima, preferibilmente in cotone bianco, e lavare tutto ad alte temperature
  • Lavare e disinfettare per mezzo della bollitura giornaliera gli oggetti che vengono a contatto con la bocca del bambino o col seno (tiralatte, ciucci, giocattoli…) e asciugarli con pezzi di carta monouso
[vc_message style=”square” message_box_color=”vista_blue”] CANDIDA E’ possibile somministrare, anche in associazione ai farmaci, CANDIDA ALBICANS 15 CH dose globuli ,1 dose tutta intera sotto la lingua settimanalmente. Secondo il concetto terapeutico proposto in passato da Hahnemann, la diluizione omeopatica di una sostanza è in grado di antagonizzare gli effetti patologici causati dalla sostanza stessa in dosi ponderali ( cioè molto più alte).Questa somministrazione dunque potrebbe essere pensata come una “ vaccinazione” in grado di rendere più efficace la risposta immunitaria dell’organismo verso l’agente patogeno.

Va però sottolineato che la candidosi rappresenta un’ alterazione del microbiota, cioè di quell’insieme di batteri e altri organi viventi che vivono nel nostro organismo dove svolgono funzioni molto importanti per la nostra salute. E’ pertanto indispensabile aggiungere una terapia con probiotico alla madre dal momento in cui ( pregravidanza, gravidanza o puerperio) manifesti qualche sintomo fisico attribuibile ad una candidosi.[/vc_message]

  • VASOSPASMO

Il vasospasmo è una contrazione della muscolatura dei vasi sanguigni del capezzolo che ne comporta un minor afflusso di sangue per breve tempo.

Si manifesta con un forte dolore profondo al seno e al capezzolo al termine della poppata in associazione allo sbiancamento della punta di quest’ultimo; la sensazione dolorosa insorge quando il sangue ricomincia a fluire verso il capezzolo che riassume il normale colorito e peggiora con il freddo o con lo sbalzo termico.

La causa principale è la compressione del capezzolo da parte del bambino che durante l’attacco e la suzione lo stringe tra le gengive.

Il dolore può presentarsi anche al di fuori della poppata e, nelle donne più sensibili, addirittura in gravidanza a seguito dello sfregamento del seno agli indumenti.

Gestione e soluzioni

  • Attaccare correttamente il bambino al seno e posizionarlo in modo che si senta ben sostenuto e non tema di perdere la presa
  • Se il bambino serra le gengive, staccarlo
  • Allattare in un luogo caldo e porre sulle spalle indumenti per ridurre la dispersione di calore
  • A fine poppata asciugare il capezzolo per evitare sbalzi termici e porre sul seno una stoffa di lana riscaldata sul termosifone o sotto il sedere
  • Sempre a fine poppata si può pizzicare il capezzolo tirandolo in avanti con pollice e indice per fare scorrere il sangue più velocemente
  • Ridurre il consumo di caffè e fumo che causano vasocostrizione
  • Se il dolore è troppo forte consultare un medico che potrà prescrivere degli antidolorifici.
  • CANDIDOSI
  • E’ possibile somministrare, anche in associazione ai farmaci, CANDIDA ALBICANS 15 CH dose globuli ,1 dose tutta intera sotto la lingua settimanalmente. Secondo il concetto terapeutico proposto in passato da Hahnemann, la diluizione omeopatica di una sostanza è in grado di antagonizzare gli effetti patologici causati dalla sostanza stessa in dosi ponderali ( cioè molto più alte).Questa somministrazione dunque potrebbe essere pensata come una “ vaccinazione” in grado di rendere più efficace la risposta immunitaria dell’organismo verso l’agente patogeno.
  • Va però sottolineato che la candidosi rappresenta un’ alterazione del microbiota, cioè di quell’insieme di batteri e altri organi viventi che vivono nel nostro organismo dove svolgono funzioni molto importanti per la nostra salute. E’ pertanto indispensabile aggiungere una terapia con probiotico alla madre dal momento in cui ( pregravidanza, gravidanza o puerperio) manifesti qualche sintomo fisico attribuibile ad una candidosi.
  • FRENULO LINGUALE CORTO

Il frenulo linguale è una lamina di tessuto sottile che si trova sotto la lingua e che la collega al pavimento orale; nei neonati è più evidente, arriva fino alla punta della lingua e con la crescita si ridimensiona.

Se è troppo corto la lingua non fuoriesce sufficientemente sulla rima gengivale inferiore, non riesce a creare un canale in cui fare defluire il latte e schiaccia il capezzolo e l’areola contro il palato duro generando durante la suzione un rumore simile ad uno schiocco.
Non rappresenta una vera e propria patologia e spesso non comporta grandi problemi perché la lamina e la lingua sono elastiche e si allungano con il tempo; può però a volte rappresentare un problema per l’attacco e la suzione causando ad esempio le ragadi e pertanto si può ricorrere al taglio del frenulo, sotto indicazione medica, che avviene per via ambulatoriale e non richiede l’interruzione dell’allattamento.

Gestione e soluzioni

  • Offrire al bambino il seno modellandolo con la mano per favorirne la suzione profonda
  • Aiutare l’estensione della testa del bambino all’indietro e la protrusione in avanti della lingua
  • Passare all’alimentazione al dito se fatica a mantenere la presa del capezzolo e dell’areola o provare l’uso del paracapezzolo.

Michela Forte ostetrica michela.forte@hotmail.it