Metodi psicologici per controllare il dolore del parto (seconda parte)

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Lamaze e  il ” parto indolore”

(cfr. Metodi psicologici per controllare il dolore del parto parte prima)

Il metodo psicoprofilattico raggiunse la Francia grazie al dott. F. Lamaze che, nel 1951 durante un viaggio in URSS, aveva assistito a un parto indolore. Lamaze lo rielaborò in modo personale, attingendo anche al metodo Read e lo chiamò parto indolore (Accouchement sans douleur ASD) .

Per impararlo le gravide dovevano partecipare a una serie di incontri teorici (in cui venivano date informazioni relative al travaglio e al parto) e pratici (in cui veniva insegnate differenti tecniche di respirazione da utilizzare nelle diverse fasi del parto: lenta e profonda nel travaglio, superficiale e alitante, detta a cagnolino, nella fase espulsiva)

A questi incontri erano invitati anche i futuri padri, che per la prima volta potevano partecipare a cose solitamente rivolte solo alle donne.

La diffusione del metodo Lamaze fu tutt’altro che facile, dal momento che fu necessario sottoporre il personale medico e paramedico a una formazione specifica supplementare, che richiedeva più tempo e aumento dei costi. Per questo motivo Lamaze ebbe molti detrattori che lo osteggiarono al punto di convocarlo  più volte davanti al Consiglio dell’Ordine dei medici (che tuttavia lo assolse sempre).

Dopo che, nel 1952, nella clinica di Bluets (dove Lamaze lavorava) più di 500 donne poterono partorire seguendo questo metodo (che permetteva la riduzione dei parti cesarei e una più rapida ripresa delle puerpere), iniziò la battaglia per poterne generalizzare l’applicazione. Grazie all’aiuto del gruppo parlamentare comunista e all’Unione delle donne francesi, nel 1955 la città di Parigi mise a disposizione vari milioni di franchi per realizzare il parto indolore  in sei maternità cittadine.

Il 1956 segnò una data importante nella storia dell’ostetricia: venne pubblicato il libro scritto da Lamaze e dai colleghi che applicavano il parto psicoprofilattico (o indolore); il Papa Pio XII prese posizione a favore di questo metodo, giudicandolo irreprensibile sotto l’aspetto morale; l’Assemblea Nazionale Francese accettò di rimborsare sei sedute di preparazione al parto indolore.

Anche in Italia negli anni 50 si diffuse il metodo di Lamaze, importato da P. Malcovati e dal suo allievo F. Miraglia, ancora oggi noto per la pubblicazione del libro  “Sarò madre: La donna dall’adolescenza alla maternità. Guida alla preparazione psicoprofilattica al parto” (1957), in cui si rivolge alle donne per spiegarlo.