Il manichino per insegnare come far partorire le donne

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L’unico esemplare del manichino creato da Madame Angelique De Coudray le Boursier nel 1778 per insegnare come far partorire, è conservato nel museo Flaubert di Storia della Medicina a Rouen. E’ composto da più parti:  l’interno del corpo di una donna, una bambola dalle dimensioni di un neonato, vari accessori che mostrano l’anatomia femminile, un feto di sette mesi, dei gemelli. Si tratta di una confezione artigianale, in tela e pelle  di colore rosa, imbottita di cotone. E’ appoggiato su un’armatura di ferro, in posizione  ginecologica. La parte superiore è aperta per posizionare la bambola dentro al ventre materno dove un gioco di stringhe e cordicelle, simulando l’allungamento del canale del parto, l’apertura vaginale e la dilatazione del perineo, permette di mostrare la dinamica del parto.

L’autrice di questa “macchina” da dimostrazione fu un’ostetrica, nata nel 1712 a Clermont-Ferrand in una famiglia di medici e laureata a Parigi. Siccome all’epoca le donne non potevano seguire la specializzazione in ostetricia, la Coudray fu una pioniera nel sostenere i loro diritti; per evitare che causassero danni alle pazienti portò avanti una battaglia che si concluse con la loro accettazione da parte della comunità medica. Nel 1759 ottenne dal re Luigi XV l’autorizzazione a insegnare anche nelle campagne come far partorire le donne. Questo la portò, per quasi 25 anni (dal 1759 al 1783) a viaggiare per tutta la Francia dove tenne corsi di formazione finanziati dallo stato, frequentati da chirurghi (che poi portarono avanti i suoi insegnamenti) e da più di 5000 donne, (alcune anche poco istruite), che si esercitarono sul manichino (che aveva brevettato e che la rese ricca) per imparare a aiutare le partorienti.

A lei si deve anche un libro, “Compendio sull’arte del parto” che contiene le sue lezioni. Pur essendo stato trascurato al momento della pubblicazione,  costituì però un modello di riferimento per le ostetriche durante la seconda parte del diciottesimo secolo: 38 capitoli sugli organi riproduttivi femminili, l’ostetricia, i problemi durante il parto, le cure prenatali.

La morte di Mme de Coudray, avvenuta nel 1794  a Bordeaux, è avvolta nel mistero: secondo varie fonti infatti non sarebbe avvenuta per vecchiaia ma sarebbe stata uccisa in quanto commissionata dal re.

Grazie agli insegnamenti di Angelique de Coudray la mortalità infantile, molto alta in quegli anni in Francia,   subì un netto calo.