Il bambino 3-6 mesi: “la prima rivoluzione motoria” (prima parte)

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“Cambiamento”: sicuramente è la parola chiave che ci accompagna quando si ha un bimbo piccolo. Come ben sapete voi mamme, o come presto vi renderete conto, i primi mesi di vita del bambino sono caratterizzati da numerosi e incredibili cambiamenti: il giorno prima resta volentieri a farsi cullare tra le nostre braccia e il giorno dopo ci sembra già capace di afferrare ogni oggetto disponibile per portarselo alla bocca o di stare seduto con atteggiamento tentennante, ma fiero.

Si tratta di un vero e proprio ‘processo maturativo’ che avviene per ‘tappe evolutive’ e che permette al bambino di acquisire competenze ed abilità motorie, cognitive, relazionali e comunicative. I tempi e le modalità del processo di crescita variano da bambino a bambino, ciò nonostante è possibile individuare una sequenza fisiologica e cronologica di sviluppo.

Lo sviluppo della motricità

(Terzo mese)I

Con l’avvento del terzo mese, movimenti sempre più intenzionali e dotati di maggior controllo muscolare sostituiscono progressivamente il repertorio di riflessi e di movimenti involontari che hanno caratterizzato le prime settimane di vita del bambino. Il piccolo adesso è in grado di sostenere il capo senza lasciarlo ricadere all’indietro mentre viene sollevato.

Da prono (= sdraiato a pancia in giù), appoggiato sopra ad un piano (es. il lettone di mamma e papà), inizia a raddrizzare la testa per guardarsi attorno, utilizzando gli arti superiori in flessione come appoggio.

Messo in posizione supina (= sdraiato a pancia in su) inizia ad agitare le braccia nel tentativo, ancora scoordinato, di afferrare gli oggetti che gli si pongono davanti.

Qualche consiglio per le mamme:

COSA FARE:

  • Favorire frequentemente la posizione prona e la posizione verticale tra le braccia della mamma per stimolare il controllo del tronco
  • Attirare l’attenzione del bambino, parlargli, canticchiare canzoncine… ponendosi davanti a lui mentre è in posizione prona per incentivare a raddrizzare e controllare il capo
  • utilizzare sdraiette (con moderazione) e passeggino per il trasporto esterno
  • appendere giostrine sopra la culla per facilitare e stimolare i movimenti delle braccia e la loro graduale coordinazione

COSA NON FARE:

  • eccedere con l’utilizzo di sdraiette e supporti simili perché potrebbero rallentare lo sviluppo della motricità globale
  • posizionare troppi sonagli e carillon sopra il lettino, il bambino non deve essere sovrastimolato

 

Dott.ssa Sonia Pallocca

Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso Mind Order, Via Antonio Cecchi 9

info@mindorder.it

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