Diventare papà a vent’anni

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Ivan ha appena compiuto 20 anni e vive in un paese in provincia di Pavia. A novembre 2018 diventerà papà per la prima volta di Oscar.

 Questa è un’età in cui di solito si pensa alla scuola, a divertirsi, agli amici e alle ragazze…

Diciamo che ho pensato un po’ troppo… a una ragazza. Ma non ho ancora perso tutto il resto dell’elenco, e spero anche di non perderlo. L’anno scorso mi sono diplomato, lavoro già, mi sento maturo e pronto… per cui non mi sento di perdere niente. Gli amici, se sono davvero amici, non li perderò. Sarà solo un po’ diverso stare con loro, interagire.

E il divertimento?

Mi divertirò con mio figlio. Farò magari qualche sera in meno al bar, ovviamente. Però potrò ancora andare a Rimini (ride, ndr), visto che la zona si presta molto alle famiglie! Ecco, magari non proprio in discoteca…

Quindi una paternità voluta?

Sì. Con Maura stiamo insieme dal primo anno di superiori. Non sono uno che cambia ragazza in continuazione per segnare le “tacche”. Stiamo bene, ci divertiamo, abbiamo molte cose comune e gli stessi valori. Anche io ho avuto genitori ventenni e non mi sembrano né depressi né pentiti di avermi avuto in giovane età. Anzi, si potranno godere anche il nipotino con tante energie. Loro mi vedono felice e convinto e quindi sono felici per me.

E magari darvi una mano?

Non tanto, perché hanno poco più di quarant’anni e lavorano a pieno ritmo. Però mia mamma ha chiesto un part-time per un anno per aiutarci un po’.

Pensi che il tuo modello familiare d’origine abbia influito su questa scelta?

Mah, questo non lo so. Nella nostra famiglia ce ne sono diversi che hanno avuto figli presto. Dopo di me poi i miei genitori hanno avuto altri due figli a distanza di poco tempo, non è che sono stato un errore da dover “gestire”. Quindi sento che è un modello deliberato, scelto, insomma. Io ho sempre voluto figli e ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto averli presto, per poter crescere insieme a poca distanza generazionale.

E la tua fidanzata? Ha rinunciato a qualcosa nell’avere un figlio così presto?

Ne abbiamo parlato. Devo dire che io volevo un figlio forse un po’ più di lei, che si è diplomata quest’anno con il pancione e ha avuto qualche difficoltà a studiare. Si prenderà quest’anno di pausa dallo studio e poi ha detto che vuole fare l’università, ha le idee molto chiare. Io sto lavorando anche per questo, per Oscar e per lei, per permetterle di studiare e di non pentirsi di aver rinunciato a qualcosa. Comunque è contenta, le sue amiche sono molto carine e le stanno vicino.

Quali difficoltà pensi che ci siano nell’avere un figlio a vent’anni?

(Silenzio, riflette qualche secondo, ndr)

Sinceramente non ci ho pensato. Insomma, io ho solo vent’anni ma sono fortunato: ho un lavoro sicuro e avviato, lavoro nell’officina di mio padre. Certo, un altro stipendio ci farebbe comodo, ma Maura ora deve dedicarsi a Oscar e poi potrà studiare. Così che tra qualche anno potrà avere un titolo che possa garantirle soddisfazione personale e uno stipendio. Sulle altre difficoltà non so… forse non ne sono consapevole. Io ho addosso entusiasmo ed energia…spero di non sbagliarmi.

cfr. Diventare mamma a vent’anni