La qualità dell’attaccamento del bambino

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Come è stato detto precedentemente (cfr. https://maternita360.it/limportanza-dellattaccamento-del-bambino-per-il-genitore/ ) la qualità dell’attaccamento è stata classificata in base alle sue caratteristiche, studiate grazie alla Strange Situation, che valuta il comportamento infantile di fronte a una situazione di stress da separazione.

Si tratta di una procedura creata da M. Ainsworth, (psicologa canadese allieva di Bolwby): consiste in una seduta di 20’ che si svolge in una stanza da gioco dove si trova una coppia madre/bambino e un estraneo. Dapprima il piccolo viene lasciato per qualche minuto con l’estraneo, poi da solo, quindi si riunisce con la madre.

In base al suo comportamento alla separazione e al momento della riunione, sono stati evidenziati quattro modi di gestire la situazione di obiettiva difficoltà, che evidenziano tipi diversi di attaccamento:

  • sicuro, caratterizzato da angoscia di separazione che viene però superata al ritorno della madre. Il bambino trova in lei conforto e rassicurazione e può riprendere serenamente a esplorare l’ambiente e a giocare;
  • insicuro evitante, caratterizzato dalla mancanza di disagio che il bambino dimostra quando viene lasciato dalla madre, che poi ignora quando si ripresenta. Questo comportamento viene spesso scambiato con la capacità di saper fronteggiare in modo autonomo situazioni difficili. Vari studi tuttavia dimostrano che anche in questi casi lo stress aumenta, ma il bambino evita di cercare il sostegno del genitore perché sente che non sarebbe in grado di darglielo. Nel suo vissuto (che può anche non corrispondere alla realtà obiettiva) la presenza affettiva della madre e la sua disponibilità non sono sufficienti a dargli conforto e rassicurazione per cui evita di esprimere il suo bisogno di attaccamento.
  • insicuro ambivalente caratterizzato da una forte angoscia di separazione e da un disagio che non riesce a superare neanche al ritorno della madre. Il piccolo alterna stati di rabbia a momenti in cui si aggrappa a lei come per controllarne la presenza. La paura di perderla gli impedisce di staccarsi in ambienti nuovi o in presenza di estranei.
  • insicuro disorganizzato caratterizzato da comportamenti ‘confusi’ che il bambino mette in atto al momento della riunione col genitore (fare movimenti stereotipati, raggomitolarsi, dondolarsi, restare paralizzati).

Lo stile di attaccamento riflette la qualità della presenza materna, in quanto il bambino interiorizza lo stato d’animo che la madre prova  quando lo accudisce e su questo inizia a costruire la sua capacità di reagire alle difficoltà.

È molto diverso per la percezione del bambino avere vicino una mamma serena, tranquilla, appagata dal suo ruolo, rispetto a una persa nel suo mondo interiore fatto di paure e sensi di colpa, o  una  scalpitante per il desiderio di fare altro piuttosto che occuparsi di lui.

È quindi fondamentale, anche per il piccolo, che la madre prenda consapevolezza dei suoi stati d’animo e trovi il coraggio e la voglia di elaborarli se gli possono trasmettere insicurezza e negatività.

Cfr. Holmes, La teoria dell’attaccamento, Cortina ed.

Dott.M. Marcone, Milano

www.marcellamarcone.it