Il bambino 6-9 mesi: la ricchezza del movimento (Parte prima)

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Scoperta. Avere un bambino, porta, come ben saprete voi mamme, alla continua e incessante scoperta di novità: emergono nuove competenze, si affacciano nuovi progressi, si innestano nuove abilità…insomma, ogni mese non è mai uguale a quello precedente ed il ‘nuovo’ è sempre alla porta! Così, se il secondo trimestre di vita del vostro bimbo, è stato caratterizzato da un grande cambiamento che ha visto  sopperire i riflessi a favore di una motricità più consapevole, il periodo successivo rende quest’ultima più variegata, articolata e sempre più finalizzata al piacere e all’esplorazione.

Se siete interessate a scoprire tutte le novità motorie che lo sviluppo psicomotorio del vostro bimbo riserva, continuate nella lettura…vi accompagno nella “ricchezza del movimento”.

LO SVILUPPO DELLA MOTRICITÀ DAI 6 AI 9 MESI

A livello motorio, l’arco evolutivo dai 6 ai 9 mesi, risulta tra i più importanti e significativi per lo sviluppo del bambino: i passaggi posturali emersi nei mesi precedenti si consolidano e compaiono nuove ed importanti modalità di spostamento che permettono al bambino, per la prima volta, di esplorare autonomamente lo spazio.

Con l’avvento di questo trimestre il bambino acquisisce la capacità di modificare in maniera del tutto autonoma la propria postura, rotola da ambo le parti e da supino si dimostra in grado di raggiungere la postura seduta, portandosi gradualmente in quadrupedia. Contemporaneamente a tale acquisizione, si assiste alla progressiva maturazione delle così dette “reazioni paracadute”: risposte motorie di difesa che il bambino mette in atto per ripararsi da perturbazioni e cadute utilizzando gli arti superiori. Le prime a svilupparsi, attorno ai 6/7 mesi, sono le reazioni anteriori, seguite tra i 7 e gli 8 mesi dalla reazioni laterali e infine dalle reazioni posteriori, che compaiono dai 9/10 mesi in avanti.

Nel dettaglio…

Postura seduta: a partire dal 6°mese la posizione seduta sarà caratterizzata da un’evidente cifosi: il busto infatti sarà flesso in avanti, gli arti inferiori  flessi e quelli superiori appoggiati anteriormente tra le gambe. Inizialmente braccia e mani saranno ancora impegnati in una funzione di sostegno, solo successivamente il bambino sarà in grado, per brevi momenti, di svincolarli, prima uno e poi entrambi. Quest’ultimo passaggio gli permetterà di avere libere le mani e quindi di agire direttamente e in prima persona sulla realtà, riuscendo contemporaneamente ad osservare in modo più ravvicinato l’ambiente circostante. Il raggiungimento della postura seduta tra i 6 e gli 11 mesi è sinonimo di buona maturazione e di un adeguato processo di sviluppo.

Il raggiungimento della postura seduta, dà nuova disponibilità alle mani, gradualmente più libere dall’impegno di appoggio. Questo consente un’ ulteriore maturazione della manipolazione e della motricità fine distale. Per il bambino sarà ora possibile afferrare oggetti di dimensioni più piccole, adattando la propria presa in modo funzionale: si assisterà alla comparsa della presa radio-palmare e a pinza superiore.

Le mani diventano un vero e proprio strumento di conoscenza, percezione e comunicazione. Infatti, l’emergere della singolarizzazione delle dita, non solo permetterà al bambino di infilare le dita in piccole cavità, come fori di scatole e materiali vari, ma anche di indicare (pointing gestuale), in maniera sempre più precisa, attraverso l’utilizzo dell’indice, oggetti e/o persone desiderati e a lui distanti, esprimendo così un bisogno materiale o emotivo. Nuovi schemi motori, come scuotere, sbattere, mettere ‘dentro’, si svilupperanno dall’imitazione di azioni compiute dall’adulto o dai pari in contesti educativi come l’asilo nido.

Un consiglio per le mamme:

COSA FARE:

  • proporre oggetti ‘normali’, meglio se legati al quotidiano, sicuri e di materiali naturali, ad esempio il “cestino dei tesori”

COSA NON FARE:

  • limitare l’uso di giochi meccanici: tendono a non stimolare né potenziare abilità quali manipolazione, coordinazione occhio-mano, afferramento.
  • evitare di proporre troppi oggetti contemporaneamente, in questo modo il bambino potrebbe essere sovrastimolato, non dedicando tempo ed attenzione necessari alla sperimentazione e all’esplorazione dell’ oggetto prescelto.

Dott.ssa Sonia Pallocca

Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso Mind Order, Via Antonio Cecchi 9  Milano 

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