Il diabete è una malattia cronica, caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue, condizione nota come iperglicemia. Il diabete si manifesta quando l’organismo non è in grado di produrre abbastanza insulina*, oppure non riesce a usarla nel modo corretto. La principale funzione di questo ormone è quella di consentire al glucosio** di entrare nelle cellule per essere usato come fonte di energia. Quando questo non avviene il glucosio si accumula nel sangue in grandi quantità. L’iperglicemia, se persiste determina l’insorgenza di varie complicanze.
Esistono vari tipi di diabete mellito, ma quelli principali sono tre.
- Il diabete di tipo 1, è una malattia autoimmune in cui l’iperglicemia è legata alla distruzione progressiva da parte del sistema immunitario delle cellule beta delle isole pancreatiche, responsabili della produzione dell’insulina. Il diabete di tipo 1, di solito, colpisce i bambini o i giovani adulti, ma può esordire a qualsiasi età e rappresenta circa il 5-10% di tutti i casi. La sua terapia principale è l’iniezione sottocute di insulina.
- Il diabete di tipo 2, è un disturbo metabolico derivante dall’incapacità dell’organismo di utilizzare correttamente l’insulina. È la forma più frequente, responsabile di circa il 90-95% dei casi di diabete. Si manifesta in particolare nell’età adulta. La sua cura, almeno nelle fasi iniziali, può prescindere dall’insulina, e basarsi sulla dieta, sull’esercizio fisico e sulla somministrazione di farmaci che stimolano la secrezione insulinica o sensibilizzano i tessuti periferici alla sua azione.
- Il diabete gestazionale, è una condizione patologica temporanea nella quale gli elevati livelli di glucosio nel sangue compaiono durante la gravidanza, in una donna non nota per un pre-esistente diabete. Si manifesta in circa il 4-7% delle donne in gravidanza. Dopo il parto la glicemia ritorna nella norma. Tuttavia il 30-60% di loro potrà sviluppare un diabete di tipo 2 nei successivi 10-20 anni. È particolarmente comune nell’ultimo trimestre di gravidanza e nelle partorienti in età avanzata. Molto spesso, alla nascita, il bambino ha un peso superiore alla norma (macrosomia).
Il diabete pre-gravidico (di tipo 1 e di tipo 2) e la gravidanza.
La gravidanza, nelle donne affette da diabete, sia di tipo 1 sia di tipo 2, si associa spesso a una elevata frequenza di complicanze materne e fetali, con aumento della mortalità neonatale e della percentuale di malformazioni. Un controllo ottimale della glicemia, a partire dalla data del concepimento fino al termine della gravidanza, rappresenta la misura fondamentale per ridurre gli aborti e l’incidenza delle malattie del nascituro. Ciò suggerisce l’opportunità di programmare la gravidanza, così da presentarsi al concepimento con un controllo glicemico ideale.
Il diabete gestazionale
Nella donna incinta, la placenta fornisce al feto tutte le sostanze necessarie per la sua crescita e produce, inoltre, una grande varietà di ormoni utili a mantenere lo stato gravidico. Alcuni di essi ostacolano l’azione dell’insulina. Per questo motivo, verso la fine della gravidanza il fabbisogno di insulina in una donna gravida risulta di circa tre volte superiore rispetto a quello di una donna non gravida, a parità di calorie introdotte con il cibo. Di regola, il pancreas endocrino è in grado di produrre una quantità di insulina aggiuntiva, idonea a bilanciare tale resistenza all’insulina. Tuttavia, alcune donne, con caratteristiche genetiche particolari, non sono in grado di far fronte a questa richiesta supplementare di insulina, non riuscendo quindi a compensare l’effetto contra-insulare degli ormoni placentari. L’inefficace apporto di insulina determina un aumento dei livelli di glucosio nel sangue e ciò configura la condizione patologica nota come diabete gestazionale. Gli squilibri glicemici devono essere controllati con grande attenzione per evitare problemi sia per la madre sia per lo sviluppo feto.
Conclusione
La gravidanza nella donna con diabete pre-gestazionale può essere accompagnata da un aumentato rischio di complicanze per la madre e per il feto. Una programmazione mirata del momento del concepimento permette di ridurre sia il rischio di malformazioni congenite sia, in genere, l’incidenza delle malattie materno fetali legate al diabete. Nella donna diabetica, la gravidanza dovrebbe sempre essere un periodo di costante controllo glicemico.
Per quanto riguarda le donne in cui durante la gravidanza insorge il diabete gestazionale, è fondamentale che esse seguano tutti gli accorgimenti necessari consigliati dal proprio ginecologo così da portare avanti la gravidanza in tutta serenità, minimizzando i rischi per la mamma e per il nascituro.
* L’insulina è un ormone polipeptidico, ossia una catena di aminoacidi, prodotto dalla componente endocrina del pancreas, rappresentata dalle cellule beta delle isole di Langerhans.
** zucchero a 6 atomi di carbonio, composto fondamentale del nostro metabolismo.
Dott. Alice Dassano Linkedin