Il primo colloquio al nido: un passo fondamentale per una nuova avventura

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L’ambientamento al nido rappresenta un momento significativo sia per i piccoli che per le loro famiglie. Uno dei passi importanti in questo percorso è il primo colloquio con le educatrici (oppure con la coordinatrice) in quanto è un’occasione per conoscersi e porre le basi per creare fiducia reciproca.
A cosa serve il primo colloquio? Cosa condividere con le educatrici?
Il colloquio iniziale è uno spazio di ascolto e condivisione. Durante questo incontro, le educatrici cercano di conoscere il bambino attraverso il racconto dei genitori. Vi verranno chieste le sue abitudini (come dorme, domande relative all’allattamento o alla sua alimentazione, quali ritmi segue, se ha un oggetto transizionale, se utilizza il ciuccio…) se ha avuto esperienze di distacco precedenti (ha provato a stare solo in un altro nido o a casa dei nonni o di amici, come reagito al distacco e quali strategie vengono usate per rasserenarlo), le sue preferenze (ha attività che preferisce fare?). Cercate di offrire a chi avete di fronte una fotografia del vostro bambino, può essere che le educatrici vi aiutino con delle domande. La cosa importante è che emergano gli aspetti importanti e unici del vostro bambino. Se il vostro piccolo non è ancora nato o mancano ancora mesi all’inizio del percorso al nido può essere che verrete ricontattati in modo da “aggiornarsi” su come il vostro bambino è cresciuto e su come le abitudini si sono modificate.
Questo momento è anche un’opportunità di esprimere eventuali paure, dubbi o aspettative riguardo a questa nuova avventura: non abbiate timore di esporli in questa fase né durante l’ambientamento è importante che siate sereni e fiduciosi quando il vostro bambino inizierà questa nuova avventura perché è in grado di percepire se voi vi fidate o meno delle educatrici. Se il bambino sente che siete sereni nel lasciarlo al nido, allora anche lui sarà più tranquillo con il tempo.
Ho pensato ad alcune domande che possono aiutarvi a comprendere meglio il contesto educativo e a sentirvi parte del percorso di crescita del vostro bambino.
• Come si struttura una giornata tipo al nido?
• Come vengono strutturati i pasti e il sonno?
• Quale approccio utilizzate per favorire l’autonomia dei bambini?
• Come aiutate i bambini a gestire la separazione dai genitori?
• Quali strategie usate per confortare un bambino che si sente insicuro o triste?
• In che modo informate i genitori sull’andamento delle giornate?
• Come viene gestita la fase di ambientamento? Quanto dura in media?
• Quali tipi di esperienza vengono proposti?
• Fate attività all’aperto?
Il ruolo delle educatrici
Durante il colloquio, le educatrici non solo ascoltano e annotano quanto riporterete, ma forniscono informazioni utili sull’organizzazione del nido come le modalità di ambientamento (esiste l’ambientamento tradizionale e l’ambientamento svedese come vedremo in uno dei prossimi articoli) e i tempi previsti. È importante segnalare fin da subito quando rientrerete al lavoro o se avete altre scadenze in modo da rendere il tutto più sereno possibile per voi e per il vostro piccolo. Vi parleranno poi dell’articolazione della giornata e di come vengono gestiti i momenti di routine come il pasto, il riposo e il gioco. Solitamente si espone anche il progetto pedagogico e le proposte di esperienza che verranno fatte ai bambini. Spesso si lascia alla fine del colloquio anche la Carta dei Servizi: un documento prezioso dove potrete trovare molte delle indicazioni che vi verranno comunicate durante il colloquio.
Il primo colloquio al nido è quindi molto più di un semplice incontro informativo: è l’inizio di un percorso condiviso, in cui famiglia ed educatrici lavorano insieme per garantire il benessere e la crescita armoniosa del bambino. Affrontarlo con apertura e serenità aiuta a porre le basi per un’esperienza educativa positiva e arricchente.

Dott. Chiara Mauri, educatrice, chiarimauri@gmail.com