Bambini e natura: un’accoppiata perfetta (prima parte)

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Ne parliamo con Simona Rossi, insegnante di scuola materna e volontaria attiva per associazioni a tutela dell’ambiente

 Simona, sulla base della tua esperienza come insegnante e come volontaria, quali pensi che siano i benefici più importanti che i bambini ricavano trascorrendo il tempo a contatto con la natura?

Il contatto con la natura è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per migliorare la qualità della nostra vita e aggiungere bellezza e significato. In una società sempre più digitale che ci vuole sempre più “snaturati” è importante recuperare questo legame antico con la natura e con le nostre radici ed è ancora più importante per i bambini che vivono una delicata fase della crescita.

I benefici sono innumerevoli e agiscono su più livelli: il primo riguarda la loro salute e il loro benessere: la natura ha uno straordinario potere rigenerante, curativo e equilibratore su corpo e psiche. Molti studi scientifici confermano che bastano 30 minuti nella natura per abbassare i livelli di stress, stanchezza e fatica, si possono proprio osservare modifiche nei parametri fisiologici. E’ un toccasana anche per i bambini irrequieti, stressati e nervosi.

Inoltre, il tempo passato nel verde, contribuisce allo sviluppo armonico del bambino sia dal punto di vista cognitivo che motorio, emotivo e sensoriale.

Avvicinare il bambino alla natura significa altresì coltivare in lui il senso del bello, del meraviglioso, “ogni cosa che puoi immaginare la natura l’ha già creata” scriveva Einstein.

La natura da a tutti una grande lezione di vita:ci insegna l’interdipendenza tra tutto ciò che esiste. C’è un filo invisibile che unisce tutti gli esseri viventi, una relazione di causa effetto che spesso ci sfugge. Pensiamo alle api, esserini minuscoli ma dalla cui esistenza dipende la nostra stessa esistenza: studi scientifici ritengono che se dovessero estinguersi al genere umano rimarrebbero pochi  anni di vita!

Tutto ciò ci insegna il rispetto per le differenze e il diverso da sé: se siamo tutti interconnessi e ugualmente necessari per il funzionamento del sistema viene quasi spontaneo guardare agli altri con empatia.

Aiutiamo i bambini a far crescere questo tipo di consapevolezza, a sviluppare uno sguardo gentile ed empatico, ricordandoci sempre che l’atteggiamento, la sensibilità e l’impatto che avranno sull’ambiente nel futuro dipendono da questo “imprinting” e che non è mai troppo presto per iniziare.

Laura Pelizzola

Funzionario della professionalità pedagogica presso il Ministero della Giustizia

laura.pelizzola@libero.it